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Un alimento, 1000 ricette: in quanti modi si può cucinare un uovo?
Ammettetelo, anche voi almeno una volta avete avuto il frigo vuoto e nessuna idea per la cena. E cosa vi ha salvato dal digiuno forzato? Vi diamo un piccolo indizio: si tratta di un alimento di piccole dimensioni che può essere cucinato da solo o come ingrediente principale di numerose ricette. Sì, esatto! È l’uovo!
Ma in quanti modi si può cucinare un uovo?
L’uovo nelle ricette tradizionali
Famosi sono i piatti regionali della tradizione che hanno come ingrediente principale l’uovo. La carbonara romana, le lasagne emiliane o le rustiche uova alla piemontese, sono solo alcuni esempi. Volendo poi parlare della pasticceria, dovremmo scrivere un capitolo a parte. Non vogliamo dunque annoiarvi con un elenco di ricette che contengono l’uovo come componente indispensabile. Esploreremo invece i molteplici modi in cui si può gustare questo alimento ricco di proprietà benefiche.
Continuate la lettura e scoprirete in quanti modi si può cucinare un uovo.
L’uovo all’occhio di bue
È il modo forse più sbrigativo di cucinare un uovo e gustarlo “al volo” con del pane fresco. Si cucina scaldando dell’olio o del burro in una padella e rompendo l’uovo all’interno facendo attenzione a non far fuoriuscire il tuorlo dall’albume che lo circonda. È pronto in pochi minuti e per i puristi delle uova va gustato senza l’aggiunta di sale.
L’uovo sodo
Per fare un uovo sodo bisogna immergerlo in un pentolino di acqua calda e lasciarla bollire per circa 8/10 minuti. Una volta tolto dal fuoco lo si passa sotto l’acqua fredda per bloccarne la cottura. Ottimo nelle insalate e come antipasto.
L’uovo alla coque
Molto simile all’uovo sodo, differisce da quest’ultimo per un piccolo particolare. Mentre l’albume diventa solido e bianchissimo, come accade in quello sodo, il tuorlo risulta liquido e cremoso. La modalità di cottura è infatti identica a quella usata per l’uovo sodo, all’infuori del tempo di cottura. Necessita infatti di soli 3 minuti di cottura.
Uovo in camicia
Preparazione che non sempre riesce ai meno esperti, l’uovo in camicia, chiamato anche uovo pochè, necessita di una tecnica ben precisa. In una pentola capiente si porta a bollore acqua e aceto. A fiamma bassa, girando l’acqua con un cucchiaio di legno si crea un turbine all’interno della pentola. L’uovo va immerso esattamente al centro di questo turbine continuando a girare. L’uovo è pronto quando l’albume avvolge il tuorlo, vestendolo appunto come fosse una camicia.
Uova strapazzate
Ottime per una colazione nutriente, si preparano mescolando le uova in un piatto con un pizzico di sale. Dopo aver scaldato l’olio in una padella le si versano e si continua a mescolare. Saranno pronte in 3 minuti.
La frittata
Arriviamo infine alla ricetta che più di tutte può essere variabile a seconda dei gusti personali. La frittata si prepara sbattendo in un piatto l’uovo con sale e pepe (e altri ingredienti a piacere) e si versa in una padella con olio caldo. Quando inizia a rapprendersi è pronto.