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Le uova nell’alimentazione del bambino. Quando introdurle
Per ogni mamma e ogni papà arriva prima o dopo il fatidico momento dello svezzamento. Intorno ai 5 mesi, superata la fase dell’alimentazione a base di latte, naturale o artificiale che sia, il bambino ha bisogno di integrare la propria dieta con altri alimenti. Ed è allora che cominciano i dubbi, le domande e i timori. In particolare ci sono alimenti verso i quali si hanno molte remore. Uno di questi è sicuramente l’uovo. Quando introdurre le uova nell’alimentazione del bambino? Come cucinarle? E con quale frequenza offrirle al piccolo?
L’importanza delle uova nell’alimentazione
Cominciamo col dire che l’uovo è un alimento essenziale per la crescita del bambino. Grazie ai suoi numerosi nutrienti dovrebbe far parte costantemente dell’alimentazione di ogni essere umano sin dall’infanzia.
Le numerose proprietà benefiche dell’uovo ormai ci sono note. Ma andiamo a comprendere meglio come questo prezioso alimento può essere d’ausilio nello sviluppo del bambino.
Proteine nobili, vitamine e sali minerali
L’uovo è ricco delle proteine chiamate nobili, cioè ad elevato valore biologico poiché complete di tutti gli amminoacidi essenziali.
Inoltre la vitamina A e i sali minerali contribuiscono al corretto sviluppo dell’organismo del bebè. Il ferro, necessario per la formazione dei globuli rossi e il funzionamento del sistema nervoso; il calcio, per ossa e denti; il potassio, per la funzione di nervi e muscoli.
Quando introdurre le uova durante lo svezzamento
Stabilito dunque che l’uovo è un alimento ricco di nutrienti, c’è da dire che parte dei dubbi che assalgono i genitori alle prese con questa particolare fase sono fondati. Infatti si deve tenere presente che le proteine dell’uovo sono complesse e devono arrivare nell’intestino del bambino quando quest’organo sarà pronto. Quando cioè sarà in grado di riconoscerle. Una loro frettolosa introduzione potrebbe provocare allergie.
Come prima cosa si deve fare una distinzione tra le due parti che formano l’uovo: l’albume e il tuorlo. Formato soprattutto da lipidi, quest’ultimo viene digerito meglio dal bambino. Per questo si raccomanda di cominciare con piccole quantità di tuorlo crudo aggiunto alla pappa a partire dal compimento del nono mese. Sarà poi gradualmente introdotto fino a raggiungere la quantità di un tuorlo intero a settimana.
Principalmente formato da proteine, si raccomanda la somministrazione dell’albume cotto a partire dal primo anno di vita del bambino. Inoltre essendo la parte più allergizzante dell’uovo, in alcuni casi, l’albume viene introdotto dopo i 18 mesi.
La digeribilità delle uova
Dopo i primi piccoli assaggi e una volta stabilita la mancanza di allergie, si possono ufficialmente inserire le uova nell’alimentazione del bambino. L’attenzione deve essere posta sulla loro digeribilità. Per questo motivo sono da preferire le cotture alla coque e quella dell’uovo in camicia. Queste cotture richiedono un tempo di digestione minore rispetto agli altri tipi di cottura.
Rispetto alla scelta delle uova è preferibile acquistarle a km 0 da allevamento a terra con un’alimentazione esclusivamente vegetale povera di grassi.