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Pasta fresca all’uovo: i 4 segreti per una buona cottura

 A noi italiani, si sa, non bisogna toccare tre cose: la mamma, la squadra del cuore e… la Pasta! 

Di qualunque formato, con qualunque condimento e in qualunque occasione, la pasta non può mai mancare sulle nostre tavole. Se poi è domenica, la famiglia si riunisce per il pranzo e in pentola bolle un profumato ragù  fin dalle prime luci dell’alba, la protagonista non può che essere lei, Sua Maestà la Pasta Fresca all’Uovo. 

Le tradizioni e i modi di prepararla sono molteplici, ma le regole per una cottura della pasta fresca all’uovo sono ben precise e uniche. Le conosci tutte? 

Andiamo a scoprirle insieme.

LA SCELTA DELLA PENTOLA

Il primo passo per una cottura ottimale della pasta fresca all’uovo è quello di scegliere bene la casseruola. Naturalmente i diversi materiali incidono sulla buona riuscita della cottura. In commercio ci sono varie possibilità.

  •  Acciaio inox: ha una robusta superficie facile da pulire ed ha pochissime probabilità di arrugginire nel tempo. Grazie al suo fondo termico permette di mantenere il calore aiutandoci anche a risparmiare energia;
  •  Rame: eccellente conduttore di calore, è però probabile che reagisca al cibo quindi viene mantenuto come rivestimento inferiore per aiutare con il trasferimento di calore;
  •  Ghisa: fatta di uno tra i materiali più costosi ha una eccellente capacità di trattenere il calore, difficilmente viene però usata per la cottura della pasta in quanto la sua caratteristica principale riguarda la tenuta della cottura, viene infatti usata per le cotture lente;
  •  Alluminio: le più usate fino a qualche tempo fa, sono estremamente leggere e facili da maneggiare, oltre ad essere un eccellente conduttore di calore.

La scelta della pentola giusta riguarda soprattutto le dimensioni. 

Per la pasta fresca all’uovo si predilige una pentola piuttosto capiente. Questo perché la quantità d’acqua deve essere sufficiente a contenere la pasta che in essa deve galleggiare avendo lo spazio necessario per una cottura ottimale. 

Le proporzioni acqua/pasta da rispettare sono di un litro di acqua per 100 grammi di pasta.

IL SALE

Contrariamente alle abitudini di molti, il sale nell’acqua non va aggiunto subito, ma una volta messa sul fuoco la pentola si dovrà attendere che cominci l’ebollizione. 

Il momento giusto è facilmente riconoscibile: quando l’acqua comincia a fremere e si formano le tipiche bollicine che dal fondo salgono in superficie. 

È importante ricordare che la quantità di sale non va rapportata alla quantità di pasta, bensì alla quantità di acqua nella pentola. La dose corretta è di 10 grammi di sale grosso per ogni litro di acqua. 

Da questo momento considerare circa 2 o 3 minuti prima dell’ebollizione vera e propria. Solo a questo punto la pasta va buttata in pentola.

I TEMPI DI COTTURA

C’è chi sostiene, non del tutto a torto, che non esiste metodo migliore per stabilire quando la pasta è pronta per essere scolata se non quello di assaggiarla. 

I formati e soprattutto lo spessore della pasta dettano, per ogni tipologia, i tempi di cottura necessari; le tagliatelle ad esempio hanno uno spessore diverso da quello delle simili pappardelle e dunque avranno dei tempi di cottura differenti.

Tuttavia esistono delle linee guida che ci permettono di orientarci in tal senso. Naturalmente il primo suggerimento ci viene dato dalla confezione: su di essa troviamo i minuti esatti che occorrono per una giusta cottura. Qualora però non avessimo a portata di mano la confezione o si trattasse di pasta fresca fatta in casa, possiamo prendere in prestito un prezioso suggerimento dalle nostre nonne: quando la pasta torna a galla è quasi pronta. Possiamo tradurre quel “quasi” con un tempo di circa 2-4 minuti.

UN CUCCHIAINO D’OLIO

Non c’è niente di peggio che trovarsi nel piatto un ammasso informe di tagliatelle all’uovo e poterlo mangiare solo dopo aver cercato di separarle l’una dall’altra. Infatti, poiché la naturale consistenza della pasta fresca è più morbida di quella secca, è questo un rischio che si può correre con estrema facilità.

Ma anche qui c’è un piccolo segreto!

Provate a versare un cucchiaino d’olio d’oliva in pentola durante la cottura. Noterete fin da subito che l’olio eviterà l’ammassamento della pasta e permetterà di conservare la sua naturale consistenza.

L’utilizzo dell’olio in questo modo però è stato al centro di diatribe internazionali.

Infatti gli anglosassoni hanno condotto uno studio scientifico, pubblicato sul Daily Mail, sconsigliando tale pratica soprattutto sulla cottura della pasta secca.

A voi la scelta: seguire i consigli di cottura della pasta degli anglosassoni o di un’azienda italiana come la nostra che cura e distribuisce uova e ovoprodotti dal 1950!

Dunque, pochi ed essenziali consigli per una buona cottura della pasta fresca all’uovo possono davvero cambiare l’esperienza di gusto. 

Vale la pena provare a metterli in atto affinché il rituale preferito degli Italiani sia perfetto in ogni suo aspetto.

dal 1950

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